Il teatro Eschilo produce Il Mistero di Winchester House
Venerdì 17 maggio alle ore 21, il Teatro Eschilo di Gela ha ospitato la prima assoluta del Mistero di Winchester House, pièce teatrale scritta e diretta da Franco Longo, direttore del teatro.
Liberamente ispirata al film La Vedova Winchester (2018), la pièce prende spunto da una storia realmente accaduta.
Sarah Winchester è la vedova di William, figlio del celebre inventore dell’omonimo fucile Oliver Fisher Winchester, e la madre di Annie, morta in tenera età. A causa di questi due lutti è convinta di essere maledetta dalle anime di tutte le persone morte proprio a causa dei fucili che la famiglia del marito produce. È così che su consiglio di una medium, Sarah fa costruire a San Jose in California una gigantesca magione, la Winchester House, con l’idea di ospitare queste anime.
La Winchester Mystery House, realmente esistente, è una delle costruzioni più bizzarre e allo stesso tempo longeve della Silicon Valley, la parte meridionale della San Francisco Bay Area, in California.
La casa è carica di elementi stravaganti e fedele alla volontà degli spiriti. Costituita da 160 stanze, la Mistery House vede la presenza di porte che si aprono contro pareti chiuse o la scala che finisce direttamente sul soffitto, senza portare da nessuna parte. Ma anche la presenza di ben 52 lucernari, 40 camere da letto e 47 camini, ben sei cucine, tre ascensori e due piani seminterrati. Oltre all’enorme quantità di bagni, se ne contano 13, ma con una sola doccia per l’intera e maestosa abitazione.
Ma torniamo alla storia.
Nel 1906 la società chiama il dottor Frederic Bolton con lo scopo di valutare la sanità mentale della donna; il Consiglio di amministrazione, infatti, non la ritiene sana di mente, quindi incapace di gestire gli affari societari. L’unica condizione è che il medico venga scelto da Sarah stessa.
Il Dottor Bolton è stato, quindi, selezionato poiché la sua storia è direttamente collegata ai fucili Winchester; sua moglie, una donna con problemi mentali, lo aveva colpito con quel fucile durante una discussione. Il dottore ha vissuto, così, uno stato di morte per tre minuti, per poi ritornare in vita, mentre la moglie, per il senso di colpa, è morta suicida. In questo avvenimento è nascosta la chiave per risolvere il mistero.
Franco Longo, sceneggiatore e regista della pièce, ritorna in scena dopo circa 10 anni per interpretare il Dottor Bolton. Dalla sua ricerca è nato questo lavoro, in seguito una selezione precisa degli interpreti della rappresentazione teatrale.
La pièce, oltre ad analizzare il legame tra la vita e la morte, vuole portare in scena un messaggio non presente nel film: l’uso indiscriminato delle armi negli Stati Uniti. Per Franco Longo, infatti, i fucili sono armi di morte, che non vanno utilizzate in maniera incondizionata e spietata. Un messaggio molto attuale nel difficile periodo storico che stiamo vivendo.
Pronti a vivere il mistero della Winchester House?