Da ex caserma a condominio per i meno fortunati
Le associazioni di Gela dimostrano ancora una volta come sia possibile cooperare per il benessere comune, a partire dai meno fortunati. A un anno di distanza dalla prima introduzione del progetto Open Housing, è stato finalmente inaugurato il primo presidio sociale. In piazza Roma, gli interni di quella che un tempo era la caserma dei carabinieri sono stati restaurati e adibiti a bilocali, in cui vi andranno ad abitare le prime famiglie individuate dagli operatori del progetto. D’ora in avanti, soggetti con particolari difficoltà avranno un nuovo punto di riferimento per la loro reintegrazione abitativa e socio-economica.
In origine, il progetto Open Housing è stato sviluppato dall’associazione ARCI – Le Nuvole, con il supporto di Dives in Misericordia, Il Tempio di Apollo, CAV (Centro di Aiuto alla Vita) e della cooperativa sociale Carpe Diem. A collaborare anche l’Istituto Superiore Statale “Ettore Majorana”, la Rettoria di Sant’Agostino, l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno, la Diocesi di Piazza Armerina, il Centro Studio Universitari “Federico II”. Il progetto vede anche la partecipazione del Comune di Gela e del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta. A renderne possibile l’attuazione sono stati finanziamenti garantiti da Fondazione Per Il Sud.
Le varie restrizioni dovute alla pandemia hanno ritardato lo sviluppo del progetto, ma le realtà aderenti hanno trovato delle vie alternative per portarlo a compimento. Sono più di 26 i nuclei familiari che si sono rivolti al programma. Tra questi, vi sono diversi giovani, donne separate o vedove, ma anche persone rimaste sole e senza lavoro. Con alcuni di loro è già stato avviato un percorso di accompagnamento e di reinserimento lavorativo, grazie a un protocollo d’intesa con un’azienda locale operante nel settore agroalimentare. Il servizio di housing prevede anche la costruzione di microimprese e attività quali catering sociale, orto sociale, ludoteche ed eventi di vario tipo per favorire i legami relazionali all’interno della comunità.
Nel corso dell’inaugurazione, le abitazioni (quattro in totale) sono state benedette dal vescovo Mons. Gaetano Gisana, alla presenza di don Lino Di Dio e dei vari rappresentanti delle associazioni coinvolte. Alla conferenza di presentazione online, hanno partecipato anche Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione Con Il Sud e Maurizio Mumolo, Direttore del Forum Nazionale del Terzo Settore. Come di consuetudine a queste iniziative, presenti anche il sindaco Lucio Greco e l’assessore ai servizi sociali Nadia Gnoffo.
Grande entusiasmo sia tra gli associazionisti e le istituzioni, con l’augurio che questo nuovo presidio sia solo un progetto pilota che verrà esteso con nuove strutture abitative.