Purpette di neonata

26 June 2018
Ricette Tipiche

Forse non tutti sanno che questa ricetta ha origini ben remote.

Archestrato di Gela, eccelso gastrofilo, vissuto nella seconda metà del secolo IV a. C in Sicilia, per l’appunto nella ricca e austera Polis di Gela, già nei secoli scorsi, suggeriva di gustare del novellame di pesce  in una sua famosa ricetta chiamata “Teglie di minutaglie” : “Riscaldare l’olio, aggiungere il trito di odori e, quando è rosolato, gettarvi la minutaglia e gli anemoni tagliati a pezzi minuti e, al primo sfrigolio, precipitarsi a mettere nel piatto di portata questi infinitesimali pesciolini” (cit. Archestrato, Hèdypatheia)

Per Archestrato il modo migliore per gustare questi minuscoli pescetti era quello di passarli in un soffritto di odori e di aggiungervi anche alcuni anemoni di mare.

Dato il poco calore necessario a cuocere questi pescetti e anemoni, consigliava di toglierli via dalla teglia non appena iniziavano a “sfrigolare”

Ancora oggi,  i “purpetti di neonata” rappresentano un piatto sfizioso e gustosissimo, poiché in loro è conservato tutto il sapore del mare, intenso e delicato, profumato di alghe e salsedine. Gustarle è una vera goduria.

Ingredienti per 4 persone:

  • Neonata: 600 g

  • Uova: 2

  • Pecorino grattugiato: 1 Cucchiaio (a piacimento)

  • Farina: 1-2 Cucchiai

  • Ciuffo di prezzemolo

  • Olio extravergine d’oliva: q.b.

  • Sale e pepe: q.b.

Dopo aver lavato bene la neonata, asciugatela con cura e riponetela in una ciotola.

In un’altra ciotola sbattete le uova, aggiungendo la farina e successivamente unire il pecorino (per chi lo gradisce), il prezzemolo tritato e aggiustare poi con sale e pepe.

A questo punto unire al composto la neonata e mescolare in modo da amalgamare bene il tutto.

In una padella, versare abbondante olio extra vergine di oliva, e non appena l’olio comincia a “sfrigolare”, versate, aiutandovi con un cucchiaio la neonata.

Friggete la neonata da entrambi i lati, con l’accortezza di girarla non appena inizia a dorarsi, dato che richiede pochissimo tempo di cottura.

Gustatele e assaporatele , potrete sicuramente ammettere che “hannu ù sapuri do mari !

Ed è proprio così, tanta bontà data da questo piccolo pesce dei mari siciliani.

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