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Nuovi reperti nei fondali di Bulala

Sempre di più le sorprese riemerse dai fondali marini gelesi. Nella giornata del 19 novembre in contrada Bulala, la stessa località dove sono stati ritrovati i relitti greci e gli oricalchi, sono stati rinvenuti altri reperti archeologici risalenti al VI secolo a.C. . A ritrovarli sono stati gli operatori della Soprintendenza del mare della Regione siciliana, grazie anche a una segnalazione del sub gelese Francesco Cassarino.

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Tra gli oggetti recuperati un kotyle e uno skyphos, tipiche coppe greche da bevanda con due anse orizzontali. L’una con vasca bassa, l’altra profonda, entrambe acrome (non colorate). Oltre a questi, è stato ritrovato anche un frammento architettonico, forse componente di una statuetta di proprietà di uno dei membri dell’equipaggio. Si tratta di un pezzo in pietra costituito da una base quadrata su cui si imposta una piccola colonna a base circolare, incompleta nella parte superiore. Al momento, visto lo stato di conservazione, non si può attingere a più informazioni.

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La missione è stata coordinata da Stefano Vinciguerra, responsabile del gruppo subacqueo della Soprintendenza del mare. Inizialmente, l’obiettivo di Vinciguerra era approfittare delle buone condizioni del mare per acquisire della documentazione fotografica e il rilievo tridimensionale di un carro armato sommerso. Purtroppo, questo è risultato coperto da un metro di sabbia, rendendo vana la missione. In compenso, l’attenzione si è spostata nei dintorni dov’è stata notata un’ancora in ferro incastrata nei fondali. Lì vicino sono state ritrovati vari reperti, tra cui una ciotola fittile integra e una porzione di colonna marmorea con figure a rilievo.

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