La Villa Comunale
Polmone verde vicino al centro storico, rappresenta il vanto e il decoro di Gela.
Situata sul corso principale e con una splendida vista mare si trattava in origine di un orto giardino del PP. Cappuccini che successivamente fu trasformato in una villa comunale su progetto dell’ing. Emanuele Labiso e aperta al pubblico nel 1878.
Durante il periodo greco fu utilizzata come necropoli e ciò lo dimostra la presenza di utensili fatti di silice e vasi di corredo funerario.
La villa rallegrò lo spirito dei gelesi lieti di respirare l’aria salubre di questo bel giardino, un’oasi di pace e di verde con dovizia di fiori dai colori più vari.
La particolarità di questa villa era rappresentata da una palma che resistette per quasi un secolo, rifuggendo alle varie intemperie .
Dal mare arriva un soave profumo di alghe che si combina a quello dei fiori e degli alberi.
Nel 1882 la Giunta Municipale di Gela deliberò la proposta di intitolare la villa all’eroe Garibaldi.
All’interno si trovano due busti marmorei, tra cui quello di Garibaldi.
In ultimo, ma non per importanza, è importante ricordare la presenza originaria di un palco (andato distrutto) dove si tenevano concerti che si protraevano fino a mezzanotte.