litorale gelese

La danza della luce su cielo e mare

6 agosto 2020
notizie

Esiste un solo Sole in tutto l’Universo, a è anche vero che sia il Sole che l’Universo hanno donato a Gela un panorama mozzafiato che è in grado di allietare l’umore di ciascuno di noi anche nei pomeriggi più bui.  E non è un caso che la nostra Sicilia venga da molti definita la terra del sole per eccellenza.

Basti pensare allo spettacolo di luce che si manifesta ogni giorno nel tardo pomeriggio, all’ora del tramonto. A fare da cornice una rigogliosa vegetazione, spesso incolta ma che dà un’idea ancora più naturalistica. Le querce, i gigli e le ginestre danno quel tocco in più di romanticismo a questo dipinto paesaggistico.

A metà del pomeriggio comincia a insinuarsi la Luna, che non è lì per confondere ma per farsi ammirare e parlare a chi la osserva.

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A rendere ancor più completa questa coreografia ci pensano gli uccelli: dalle rondini e i piccioni, alle cicogne sulla piana che si dirigono verso i monti, passando ai gabbiani che con le loro maestose ali atterrano sui bagnasciuga e galleggiano sulle acque, per poi spiccare nuovamente il volo e inseguire la luce.

Ma le migliori danze della luce non arrivano necessariamente quando il cielo si presenta sereno fin dal primo risveglio al mattino.  Anche nelle giornate estive più calde può capitare di dover chiudere gli ombrelloni e riporre i teli nelle borse perché delle nubi nere improvvise preannunciano l’arrivo di un temporale. Ma se si sta ad aspettare ed assistere ancora per un po’, ecco che la pioggia comincia ad arrestarsi per far spazio al sereno. Comincia così l’arcobaleno, che dalla terraferma sembra volersi tuffare con tutti e sette i suoi colori sulle acque ormai calde del mare. Risulta difficile non assumere un atteggiamento mistico, soprattutto quando ricorda quel dieci di coppe così come illustrato nei tarocchi, la carta che simboleggia la felicità, il completamento, l’unione e la famiglia. Serenamente si toglierà per lasciare filtrare i raggi solari a ricordare che vi è una nuova rinascita dopo la tempesta. I quattro elementi, acqua, aria, terra e fuoco, si amalgamano  così da regalare un altro magico tramonto.

Se al calar del sole si riesce a scorgere la Torre, e più precisamente la Torre di Manfria, eccola a spiazzarti. Non soltanto fa sentire in armonia con il territorio, ma a modo suo chiede di imparare ad amarlo e a rispettarlo. In qualche modo, da quella collina veglia sulla panoramica, sul bagliore del giorno e della notte e invita l’umano ad abbracciare una trasformazione interiore.

Alla fine della giornata, poiché non vi è illuminazione artificiale, si assisterà al magnifico spettacolo di stelle e di comete con la certezza che l’indomani sarà un altro giorno di luce, annunciato dall’alba.

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