Una stanza multisensoriale per bambini autistici
Più di 3000 i gelesi che hanno espresso il loro voto al contest di Democrazia Partecipata. A vincere è stato il progetto per la creazione di una “Snoezelen room”. Grazie ai proventi regionali e all’impegno dell’amministrazione comunale, presto i bambini autistici potranno usufruire di una stanza sensoriale tutta per loro. A presentare il progetto vincitore è stato Salvatore Franco, video-maker e padre di un bambino autistico.
Quest’anno, il bando di Democrazia Partecipato è riuscito a raggiungere l’interesse di moltissimi cittadini, grazie anche all’adozione della metodologia del voto online, che ha reso più immediata la partecipazione. Per molti, è stato difficile dover scegliere tra una proposta e l’altra.
Una Snoezelen room, talvota detta “stanza delle farfalle”, è uno spazio multisensoriale, progettato per stimolare i bambini con disabilità attraverso suoni, colori e profumi e superfici tattili. I bambini con sindrome dello spettro autistico, ma anche soggetti affetti da demenza o altre forme di disabilità, grazie a questa forma di terapia saranno più stimolati ad interagire con gli altri, poiché i loro livello di tensione e stress sarà ridotto e si sentiranno maggiormente rilassasti. Un luogo gradito anche dagli adulti senza deficit particolari, poiché l’esperienza multisensoriale si rivela utile ad alleviare sintomi come apatia, agitazione, insonnia e depressione.
Il progetto Snoezelen richiede al comune un finanziamento di 60 mila euro, importo massimo accessibile attraverso il bando originale. Ad averlo votato sono stati 573 cittadini, segno che l’autismo è un argomento che riguarda tante famiglie e che altrettanti sono i cittadini sensibili alla tematica.
I restanti progetti concorrenti hanno toccato diverse aree tematiche, dal supporto ai pazienti oncologici, alla sistemazione del verde pubblico attraverso dei percorsi botanici specifici, al rilancio del turismo e dei beni culturali. Il secondo progetto più votato riguardava la sistemazione dei cortili del centro storico per trasformarli in attrazione turistica e culturale oltre che in centri di scambio esperienziale. L’augurio è che in un modo o nell’altro, anche questi progetti possano essere attuati il più presto possibile.