Con Open Housing un sostegno per famiglie e persone in difficoltà
Sostegno per le famiglie e per le persone in difficoltà economica attraverso una rete di alloggi temporanei, sostegno psicologico e percorsi di formazione. Sono queste le basi del progetto Open Housing, finanziato da Fondazione Con Il Sud, che si svilupperà nei prossimi tre anni e mezzo. A promuoverlo e operarvi l’associazione ARCI – Le Nuvole, in partnership con Dives in Misericordia, Il Tempio di Apollo, il CAV (Centro di Aiuto alla Vita) e la cooperativa sociale Carpe Diem. A collaborare anche l’Istituto Superiore Statale “Ettore Majorana”, la Rettoria di Sant’Agostino, l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno, la Diocesi di Piazza Armerina, il Centro Studio Universitari “Federico II”. Il progetto vede anche la partecipazione del Comune di Gela e del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta.
Un’idea originale e all’avanguardia per contrastare la povertà abitativa, attraverso la creazione di luoghi di aggregazione in cui avviarsi in un percorso di crescita personale. Oltre al supporto psicologico e all’orientamento personale per raggiungere una stabilità economica, saranno infatti creati degli spazi di socializzazione e di promozione sociale e culturale. Le aree selezionate per Open Housing sono rispettivamente la Rettoria di Sant’Agostino, l’ex orfanotrofio Regina Margherita, i locali di Piazza Roma e la sede del Circolo ARCI – Le Nuvole in via Maurizio Ascoli. A sostegno dei soggetti in condizioni disagiate sono stati messi a disposizione 18 posti letto divisi tra due edifici del centro storico, con costi di affitto a prezzi calmierati.
Saranno gli stessi abitanti a prendersi cura degli spazi a loro concessi e ad acquisire in tal modo delle nuove competenze, per sviluppare e concretizzare le proprie passioni o per raggiungere un’autonomia lavorativa. Valuteranno quindi un nuovo modo di coesistere, all’insegna dell’autoimpiego e della co-progettazione. Ne verrà fuori un’incubatrice di energie, poiché gli aderenti al programma si avvarranno delle proprie risorse e si metteranno in gioco per rispondere alle proprie necessità.
Tutto ciò è reso possibile grazie al ruolo ricoperto dall’Agenzia Sociale per la Casa, che metterà in contatto i proprietari di appartamenti svitti o vuoti con le persone che vorrano usufruire del progetto.
Per essere inseriti nel programma basta autocandidarsi. Gli operatori, a loro volta, provvederanno a selezionare i soggetti tra i casi più critici segnalati dalle associazioni e gli enti pubblici. Alcuni individui stanno, infatti, già usufruendo del servizio. Alcuni degli appartamente, sono invece tutt’ora in fase di ristrutturazione.
Verrà attivato anche un “portierato sociale”, attraverso il quale gli utenti e gli abitanti del quartiere potranno rivolgersi per chiedere informazioni legate ai servizi pubblici, per offrire dei servizi per il quartiere o organizzare piccoli eventi e attività. Rivolgendosi alla Banca del Tempo, potranno inoltre offrire o richiedere la realizzazione di piccoli lavori.
Open Housing rientra fra i dieci progetti selezionati e finanziati in Italia attraverso il bando Housing Sociale.