Il Pontile e lo Sbarco
Il pontile è la prima costruzione in cemento armato della città di Gela e risale al primo decennio del ‘900. Il pontile fu protagonista di diversi avvenimenti legati allo sbarco alleato.
Nella notte del 9 Luglio una parte venne fatto esplodere dai soldati italiani per scongiurare uno sbarco rapido nella battigia. A nulla valsero gli sforzi in quanto gli allearti erano forniti di mezzi anfibi.
Nello stesso pontile nel pomeriggio del 10 luglio, dopo intensi scontri, sbarcò il generale Patton.
Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 le forze Alleate britanniche, americane e canadesi sbarcarono sulle spiagge della Sicilia, ancora controllata dalle forze dell’Asse, nell’ambito della cosiddetta “Operazione Husky“. Nell’arco di terra tra Licata e Siracusa si riversarono 160.000 soldati; 4000 aerei da combattimento e da trasporto fornirono l’appoggio dal cielo mentre nel mare ci furono 285 navi da guerra, due portaerei e 2.775 unità di trasporto.
Lo sbarco in Sicilia fu la più imponente operazione offensiva organizzata dagli Alleati nella seconda guerra mondiale, la più vasta in assoluto nel settore del Mediterraneo; soltanto con l’invasione della Normandia (“Operazione Overlord“), undici mesi dopo, si riuscì ad impiegare un numero maggiore di uomini. Per la prima volta apparvero il DUKW, camion anfibio a sei ruote, ed il LST, mezzo da sbarco per i carri armati. Nella fase iniziale vennero sbarcate ben sette divisioni (tre inglesi, tre americane ed una canadese) contro le cinque sbarcate nel corso della corrispondente fase in Normandia.
La Sicilia venne liberata in soli 39 giorni quando, il 17 agosto, le truppe Alleate entrarono a Messina dopo aver conquistato tutte le altre importanti città (Palermo il 22 luglio, Catania il 5 agosto) e costringendo i tedeschi E GLI ITALIANI alla fuga verso la Calabria.