Emporio

Il complesso è localizzato lungo il fianco sud-est della collina in cui sorse il primo nucleo abitativo dell’antica Gela,  in una località denominata  Bosco Littorio.

Scoperto durante degli scavi realizzati tra il 1999 ed il 2000,  presenta  strutture con un’eccezionale stato di conservazione. Queste sono contraddistinte da un alzato in mattone crudo (in alcuni punti sino a 2 metri), un tipo di materiale costruttivo facilmente deperibile ma che, grazie alle grandi dune di sabbia che contraddistinguono il litorale gelese, si è perfettamente conservato. I muri sono inoltre rivestiti da un fine intonaco di colore chiaro, ancora visibile in diversi ambienti.

Posto tra il fiume ed il mare l’area è stata identificata come “emporio”, sito in cui venivano realizzati scambi tra commercianti della colonia greca e navigatori provenienti da ogni parte del Mediterraneo.

L’emporio si presenta suddiviso in diversi ambienti a pianta rettangolare probabilmente organizzati in piccoli isolati. Nella parte più alta delle strutture sono visibili gli alloggiamenti per le travi lignee che formavano l’intelaiatura del tetto, realizzato in tegole fittili: sono anche visibili le aperture destinate alle porte ed alle finestre.Il sito viene datato al VI sec. a.C., in considerazione dei reperti più antichi ivi ritrovati. Lo stesso verrà abbandonato intorno agli inizi del V sec. a.C. probabilmente a causa di una calamità naturale.

Tra i tanti materiali ritrovati, di grande rilievo risultano essere le tre are fittili con la raffigurazione di scene mitologiche a rilievo, databili agli inizi del VI sec. a. C., oggi considerate tra i maggiori tesori archeologici della Sicilia ed esposte presso il museo Archeologico di Gela

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