5 domande per “Miglioriamo la città”: Francesco Longo ci parla di turismo e rilancio culturale

30 mars 2022
notizie

 Gela Le Radici del Futuro ha lanciato il concorso Miglioriamo la città, fino al 31 maggio 2022 tutti i gelesi possono partecipare al concorso a premi proponendo idee concrete per migliorare la città di Gela.

In questa prima intervista a Francesco Longo, parliamo di rilancio, traguardi raggiunti e possibili aree di intervento nella nostra amata città. Francesco Longo, è direttore del teatro comunale Eschilo dal 2014, e compare nella web serie Italia Sicilia Gela in un episodio a lui dedicato.

Da circa trent’anni, Longo vanta un’esperienza nel campo della cultura e dell’organizzazione di eventi, oltre che nella sicurezza. Tutto questo è fatto da un osservatorio turistico esterno abilitato come si faceva anni fa nelle aziende di soggiorno e turismo che coordinano tutte queste forze nel territorio.

Qual è la priorità per migliorare la vita dei gelesi?
Non ho la bacchetta magica per intervenire sull’economia che mette in moto le attività del territorio, ma penso che un punto di partenza sia certamente il turismo. A mio parere, si dovrebbe puntare sulla valorizzazione culturale dei beni artistici e monumentali che ci sono e di cui il territorio è molto ricco.

Qual è la priorità per migliorare la fruizione della città per chi la visita?
Facendo riferimento alla mia esperienza negli ’90, posso dire che ai tempi esistevano due strutture ben collaudate, quelle delle aziende di soggiorno e turismo, sia locali che provinciali. A Gela ci vorrebbe una struttura simile che coordini tutti gli operatori del turismo, gli albergatori e gli operatori culturali, ma anche il museo e i gestori di beni artistici e monumentali. ecc. Un’unità di coordinamento per mettere insieme fare conoscere tutto il nostro patrimonio artistico e monumentale.

In cosa Gela è migliorata negli ultimi anni?
Sicuramente nell’implementazione delle strutture ricettive, che prima erano molto poche. Anni fa, a Gela c’erano soltanto due alberghi e non esistevano i bed & breakfast, mentre negli ultimi  anni ci sono stati dei netti miglioramenti per quanto riguarda gli alloggi. Migliorata anche la comunicazione via social come piattaforme internet che parlano di Gela. Tuttavia, non penso che solo questi basti. Penso che bisogni ancora far passare un messaggio attraverso nuovi canali social che si occupano di promozione turistica del territorio, avendo sempre un coordinamento che passi dal museo all’ultimo fruitore del b&b per far conoscere tutto quello che è il bene culturale gelese.

Qual è un tuo sogno per Gela?
Sogno che si possa vivere e creare reddito attraverso la cultura, intesa come teatro, musica, rappresentazioni teatrali anche classiche come succede già a Siracusa e a Taormina. Sarebbe bello creare dei circoli di teatro classico anche a Gela. Il volano economico principale sarebbe far vivere al turista delle esperienze che altre città non possono dare, ma che potrebbe offrire Gela in quanto culla della Grecia antica e in quanto città che ha ospitato Eschilo. Mi piacerebbe che diventasse un marchio di qualità nel turismo archeologico e culturale. Mi piacerebbe che i turisti venissero qui proprio per vedere dove Eschilo camminava più di 2500 anni fa.

Cos’altro vorresti aggiungere?
Nelle mia esperienza trentennale ho conosciuto grandi archeologi e grandi esponenti della cultura. A Gela esiste un archivio storico e bibliografico, anche di filmati, dall’istituto Luce ad archivi personali di storia patria. Penso che dovrebbero essere tutti raccolti e messi in rete, o messi a disposizione di chi, per motivi di studio o per il puro piacere di conoscere il territorio voglia sapere di più sulla Gela greca, medievale o nel periodo spagnolo. Sarebbe un modo per puntare sulla valorizzazione e sulle nuove forme di comunicazione dei circuiti turistici.

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