I Vavaluci
Propongo una ricetta che mi riporta alla mia infanzia, quando mia nonna preparava i “vavaluci”,per la mia famiglia visti come un piatto prelibato, per me invece rappresentavano uno strumento di gioco e divertimento; Ricordo i minuti interminabili passati a cercare invano ad acciuffare le loro “curniceddre” (antenne)e le urla di mia nonna che se le ritrovava per colpa mia, in giro per casa!
Ingredienti per 4 persone
– 1kg di “vavaluci”
– 5 spicchi d’aglio
– Olio extra vergine d’oliva
– Sale e pepe (nero o rosso) quanto basta
– Aceto q.b.
Mettere in una cesta di vimini o in una scatola i “vavaluci”, cospargerle con molliche di pane e coprirle accuratamente con un canovaccio altrimenti scappano via e ve le ritrovate per tutta casa !
Lasciarle in questo modo per almeno due giorni, favorendo in tal modo l’eliminazione degli escrementi, che, altrimenti, conferirebbero un sapore amaro.
Successivamente, vanno lavate e messe all’interno di un recipiente contenente acqua, in questo modo i “vavaluci” cominciano a fuoriuscire.
In una pentola, si porta a bollore l’acqua, con l’aggiunta di un goccio di aceto, e a questo punto si versano i “vavaluci”, lasciandoli sul fuoco per pochissimi minuti.
Nel frattempo, in un tegame, fare soffriggere gli spicchi d’aglio e versarvi i “vavaluci”.
Rimestare per alcuni minuti, e prima di terminare la cottura aggiustare di sale e pepe a piacere.
Per gustarle ci si puo’ munire di stuzzicadenti, oppure ricorrere alla tradizionale “sucata”, tecnica che permette di mangiare direttamente la lumaca , portandola alla bocca e succhiando, facendo possibilmente più rumore possibile, cosi come vuole la tradizione.
“Vavaluci e viri chi mangi” !
Laureando in Scienza dell Alimentazione e Gastronomia