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Gela in rosso e arancio per le donne vittima di violenza

26 Novembre 2020
notizie

Da oltre vent’anni, l’ONU ha istituito nella giornata del 25 novembre la Giornata Contro la Violenza sulle Donne. In ogni città, di anno in anno, si organizzano incontri e manifestazione per affrontare questa tematica che purtroppo ancora oggi attanaglia la società. Nonostante la pandemia del 2020 e le tantissime restrizioni, in Italia non si dimentica la ricorrenza. Anche la città di Gela ha offerto  il suo contributo, illuminandosi di rosso e arancio per mostrare la propria solidarietà. Diversi appuntamenti per affrontare la tematica.

Emblema della giornata non poteva che essere la Torre di Manfria, illuminata di rosso per invitare a un momento di riflessione. All’evento straordinario sono stati invitati i giornalisti che hanno divulgato la notizia per non escludere la comunità dal dibattito. La torre simboleggia un faro di speranza per le donne costrette a vivere con il proprio aguzzino. Proprio per queste ragioni, il club Soroptimist hanno sposato l’iniziativa annuale dell’ONU Orange the word: le facciate del municipio e della caserma dei carabinieri resteranno illuminate d’arancio per  16 giorni, cioè fino al 10 dicembre in cui ricorre la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Nel 2020 lo slogan è stato allungato in Orange the world: fund, respond, prevent, colllect! Si stima, purtroppo, che nel 2020 a causa del lockdown dovuta alla pandemia da Covid-19 siano aumentati del 20% i casi di violenza domestica.

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Oltre a questi avvenimenti, sono stati organizzate delle vere e proprie campagne. I club service Innerwheel, Soroptimist e Fidapa, con le rispettive presidenti Rita Greca, Giusy Argento e Anna Faraci, si sono recati a Palazzo di Città per sensibilizzare sul dramma della violenza di genere. Inoltre, sempre Soroptimist, ha donato all’ospedale Vittorio Emanuele dei dipinti realizzati dalle alunne del liceo artistico che esaltano la figura femminile.

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Nel primo pomeriggio, invece, un incontro in diretta streaming su Youtube organizzato dalla Prof.ssa Agata Gueli, dirigente scolastico del 2° circolo di Niscemi e della scuola Luigi Capuana di Gela, a cui hanno portato i loro saluti i sindaci di Gela Lucio Greco e Niscemi Massimiliano Conti, con la partecipazione del nostro assessore Cristian Malluzzo. Sono stati trattati argomenti crudi quali violenza psicologica, stereotipi di genere, victim blaming, revenge porn e slut shaming. A discuterne sono stati il sociologo Francesco Pira e la psicologa Rita Pasqualetto. Brillante anche l’intervento della docente, attrice e autrice Monica Bevelacqua, che ha interpretato un monologo da lei scritto sul significato dell’amore.

 

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