Giornate FAI d’Autunno: il 12 ottobre a Gela con il laboratorio di restauro del relitto “Gela II”

8 Ottobre 2024
notizie

Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

Per l’occasione a Gela, sabato 12 ottobre, all’interno dell’area archeologica di Bosco Littorio, si potranno apprezzare in anteprima le attività di primo intervento e restauro del relitto “Gela II”, la nave oneraria utilizzata per il trasporto di merci sulle rotte tra la Sicilia e la Grecia.

Gela II

Le operazioni di recupero del relitto, denominato “Gela 2”, individuato nel 1995 nei fondali di contrada Bulala a Gela, sono cominciate alcuni mesi fa.

Si tratta di una nave greca del V secolo a.C. lunga circa 15 metri e larga 5, rinvenuta a circa 6 metri di profondità.

La Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, grazie ad un finanziamento del Fondo sociale di coesione di oltre 900 mila euro, già nel mese di luglio aveva avviato lo scavo archeologico subacqueo per liberare i legni dell’imbarcazione, oltre che i materiali relativi al carico della nave, dai fondali particolarmente sabbiosi.

Le operazioni sono state realizzate dalla ditta specializzata in lavori subacquei Atlantis scrl di Monreale, in provincia di Palermo, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza del mare.

L’antica imbarcazione, denominata “Gela II”, fu scoperta nel 1990 nelle acque di contrada Bulala a circa 800 metri dalla costa e poco distante dal primo relitto di età arcaica che fu invece scoperto nel 1988.

Tra la prima e la seconda imbarcazione negli anni sono stati scoperti vari reperti che facevano parte del carico tra cui un basamento, delle coppe, delle anfore. A proteggere per millenni i relitti e i reperti sono stati i fondali particolarmente sabbiosi di Bulala.

I tempi

Il tempo stimato per l’esecuzione dei lavori di recupero è di 270 giorni. Per cominciare, sarà completato lo smontaggio e il recupero dei legni dell’imbarcazione e poi inizieranno i lavori di restauro all’interno dei locali di Bosco Littorio, messi a disposizione dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Caltanissetta, all’interno del Parco archeologico di Gela.

«Nei prossimi mesi – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinatoi visitatori che si recheranno al Bosco Littorio potranno assistere alle operazioni di desalinizzazione e restauro dei componenti dell’imbarcazione, così come avvenuto per il Marausa 2. Una volta completate queste attività, si provvederà alla conservazione della nave dentro il “Museo della navi di Gela” all’interno dello stesso Bosco Littorio».

La visita

I visitatori, guidati dagli apprendisti ciceroni e volontari della Delegazione FAI Caltanissetta, potranno entrare all’interno del laboratorio dove vengono realizzate le attività di primo trattamento conservativo, consolidamento e restauro definitivo. L’area di scavo è uno scrigno che ogni giorno dona stupefacenti reperti destinati alla futura e definitiva “musealizzazione” presso il Museo dei relitti delle navi greche, in corso di allestimento nella nuova e bellissima struttura espositiva di Bosco Littorio, che verrebbe ad ospitare, caso unico, addirittura due relitti di navi greche integralmente conservati.

Le visite di un’ora circa, su richiesta anche in lingua inglese, prevedono un contributo minimo di 3 euro e sono a cura degli Apprendisti Ciceroni e dei Volontari Gruppo FAI Giovani di Caltanissetta.

ORARI: 10-13, 15-18. L’ultimo ingresso è previsto per le ore 17.

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