Il primo Orto Sociale in città: la riscoperta dei prodotti bio
Avere un piccolo orticello dove poter coltivare, giorno dopo giorno e poi raccogliere piante, verdure o frutti di stagione è sempre stato un vostro piccolo sogno irrealizzato?
A Gela è diventato possibile perché anche qui, dopo varie città italiane, è nato il primo Orto Sociale condiviso tra i più grandi della Sicilia!
Un’iniziativa voluta dalla Diocesi di Piazza Armerina e dall’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia con il contributo tecnico dell’azienda “L’Ortolano” Agati per creare circa 80 orti che potrete adottare con un contributo mensile.
Le novità del progetto? Molte! Innanzitutto potrete sperimentare in prima persona la lavorazione della terra nel tempo libero, diventando voi stessi contadini urbani, supportati dall’esperienza e conoscenza di un vero contadino, o se siete troppo impegnati, sarà il contadino che vi provvederà.
Inoltre l’iniziativa non è solo sociale ma anche social perché i tempi di maturazione e le attività saranno prontamente comunicate nella pagina Facebook e le famiglie saranno avvisate via Whatsapp quando gli ortaggi saranno pronti per essere raccolti.
Infine… Potrete portare sulle vostre tavole prodotti di stagione sempre freschi, naturali e soprattutto senza fitocidi!!!
Alcuni orti saranno dei laboratori didattici per il polo educativo “Padre Giovanni Minozzi”, parte del raccolto verrà devoluto alla caritas cittadina e uno spazio sarà dedicato all’ortoterapia!
Un progetto educativo, dunque, pensato per le famiglie, ragazzi e bambini che avranno l’occasione di riscoprire i valori della terra, riprendere il contatto con la natura e imparare i segreti di un’attività tradizionale sempre più soppiantata dall’ industrializzazione.
Per info e prenotazioni scrivere una mail all’indirizzo ortosocialegela@gmail.com oppure potete recarvi presso la segreteria aperta il sabato mattina, sita in via Europa, 54 dalle ore 9.00 alle 12.00.
Tutti i giorni inoltre, potete avere informazioni presso l’Ortolano in via Ettore Romagnoli, 124.