La colazione dei ragazzi di allora

1 Ottobre 2019
notizie

La colazione dei ragazzi di allora, prima di giungere a scuola, era ben diversa da quella di oggi che è perlopiù composta da biscotti, merendine zuccherate, torte o cereali.

La colazione di una volta era sicuramente più genuina e salutare.

I ragazzi che andavano nella scuola Santa Maria di Gesù, nel mese di ottobre, solitamente compravano i “mbriacotti” da accompagnare col pane: era un piattino di corbezzoli dal cui succo si produceva un liquido che faceva “ubriacare”.

Il corbezzolo è una pianta tipica della macchia mediterranea che cresce spontaneamente proprio nella pianura di Gela.

Le mattine d’inverno i ragazzini andavano in giro con delle ciotole in cui c’era il pane sminuzzato per andare a comprare a “ricuttedda” o a “roba cotta”.

Interessante era la procedura davvero particolare, con cui si otteneva “a tuma” .

I pastori mungevano le capre e le pecore, poi mettevano il latte in un recipiente, lo colavano e versavano nella “ quarara” e poi una volta messa sul fuoco, vi si aggiungeva e si faceva sciogliere, il “ caglio” (ingrediente fondamentale nei formaggi)con un arnese. Infine si metteva tutto nella “ vascedda”( vaschetta).

Un altro tipo di formaggio era “ a lacciata” cioè un mix di siero e latte, riposto nella “ quarara”  sul fuoco, insieme ad altro latte. Si girava il liquido con una canna detta “ a curina” e così si faceva salire la ricotta: una parte si metteva nelle “ cavagne” e una parte col siero veniva messa su pezzetti di pane nelle ciotole dei ragazzi che cosi’ facevano una calda colazione.

Altri di loro preferivano andare dal macellaio che cuoceva la trippa nella quarara. Al brodo della trippa si aggiungevano pezzi di interiora nelle ciotole per averere la “ roba cotta”.

Si ringrazia il sito Gela città di mare per alcune foto.

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