Le monete della zecca di Gela

Le monete della zecca di Gela

La raccolta numismatica del Museo Archeologico Regionale di Gela, è costituita da monete quantitativamente superiori a quelle delle altre collezioni della provincia. In totale infatti il Medagliere annovera circa 2000 monete in totale, di cui molte sono di età greca (in esposizione 770), una piccola parte appartiene al periodo romano-repubblicano (60 circa; in esposizione 15), un gruppo più numeroso è di età romano-imperiale (320 circa; in esposizione 83 ), mentre un nucleo minoritario si divide fra i periodi bizantino (35 in esposizione), medievale (160 circa; 11 in esposizione) e moderno (35 in esposizione).

La formazione della collezione numismatica risale agli anni Cinquanta del secolo scorso, gli scavi che progressivamente si effettuarono nel territorio incrementarono ulteriormente i rinvenimenti numismatici.

Le monete della zecca di Gela

Determinante per la formazione del medagliere fu la scoperta nell’area dell’ex-scalo ferroviario, costituito da oltre 1000 monete d’argento, purtroppo disperso nel 1956 immediatamente dopo la sua scoperta.

Negli anni Settanta dopo essere stato custodito presso la Soprintendenza di Agrigento, il tesoro, in parte recuperato,  fu trasferito nel Museo di Gela in una sala appositamente attrezzata, dove rimase fino al clamoroso furto del 1976.  Dal 2001 è stata restituita alla pubblica fruizione una ingente parte del patrimonio numismatico ritrovato a Gela e nel suo retroterra, con la riapertura della Sala del Monetiere, realizzata grazie all’impegno sinergico del Museo regionale di Gela, della Cattedra di Numismatica greca e romana dell’Università di Messina e del Centro Studio sull’archeologia greca del CNR di Catania.

Le monete della zecca di Gela

Del tesoro fanno parte monete di Agrigento e Gela  (in grande misura), Siracusa, Reggio, Messina, Macedonia e Atene; gli esemplari più antichi furono coniati intorno al 515 a.C, mentre quelli più recenti nel 485 a.C.

Le monete di Agrigento e Gela rappresentate dai didrammi col tipo del cavaliere e della protome di toro androposopo (zoomorfizzazione del fiume Gela), documentano la significativa produzione monetale delle due città Rodio-cretese tra la fine del Vi sec e i primi due decenni del V sec a.C.

Il tesoro di Gela, costituisce uno dei più significativi rinvenimenti monetali di tutto il mondo greco, e certamente il più ricco dell’epoca tardoantica.

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