Gruppi
Che sia un viaggio culturale, religioso o avventuroso, il viaggiatore in gruppo ama conoscere persone nuove e condividere le proprie emozioni, facendo della “condivisione” il fulcro del viaggio. Un gruppo d’estranei che vivendo intensamente questa esperienza diventa quasi una famiglia. Il viaggio dovrà offrire un ampio ventaglio di scelte possibili, rendendo la diversificazione, adatta a tutte le categorie di viaggiatori.
La prima regola per poter viaggiare in gruppo, dopo aver raggiunto l’ “Hotel” scelto, è dotarsi di spirito d’avventura !
La giornata può essere scandita iniziando con la visita alla “Stonehenge” di Gela, la cosiddetta “Pietra Calendario”, un megalite preistorico scoperto di recente da un gruppo di appassionati gelesi.
Proseguendo, in zona, si potrà ammirare il “Castelluccio”, fortezza di epoca medievale che svetta sulla piana di Gela.
Immancabile, per gli amanti della natura, è andare ad osservare, nelle vicinanze, la “Colonia di cicogna bianca” più numerosa d’Italia, che nidifica sui tralicci della rete elettrica nella piana di Gela.
Rientrati in centro ci si potrà rifocillare presso uno dei tanti “Ristoranti” che propongono prelibati “piatti tipici” a base di pesce freschissimo come la “pasta che pateddri”, o il “Tunni ‘cca stimpirata ill’acitu “
Nel pomeriggio il gruppo potrà dedicarsi a fare acquisti presso “La via dello shopping” lungo il Corso Vittorio Emanuele, ammirando al contempo la maestosità della “Chiesa Madre” detta “Matrici” e della “Statua di Cerere” nota come “fimmina nura”)
Sarà sicuramente piacevole sostare sulle panchine di “piazza S.Agostino” e, al contempo, lasciarsi suggestionare dal fascino del “Teatro Eschilo” .
Il gruppo potrà esplorare a “pochi km da Gela”, città come Butera, nota per il castello arabo normanno e Caltagirone, famosa nel periodo natalizio per i suoi presepi e, proprio nel periodo natalizio, a Gela si potranno gustare “piatti tipici”, come le “ ‘mpanati” e i “rami che ficu”
Se rimarrete affascinati da calore gelese, potrete ritornare in estate e assistere alla rinomata festa della “madonna delle Grazie”, durante la quale donne gelesi seguono scalze in processione la statua della Madonna.
Scritto da: Francesco Bracciaventi